CHI SIAMO
LA SCOPERTA
Cade quest'anno il quarantennale di una delle più importanti scoperte archeologiche del Polesine: la
centuriazione dell'agro di Adria.
Nella primavera del 1984, la segnalazione di Camillo Corrain ad Enrico Zerbinati, Luciano Alberti e
Raffaele Peretto di importanti percorsi individuati dalla foto aerea, chiaramente identificabili nelle
vie consolari Popillia ed Annia, portò ad avviare un meticoloso studio sullo sviluppo insediativo e
paleoambientale del territorio polesano in epoca romana. Alberti si concentrò sullo sviluppo fisico
del territorio, mentre Peretto e Zerbinati si interessarono rispettivamente dell'individuazione di
interventi territoriali per lo sfruttamento agricolo del territorio e sulle testimonianze dell' antico
popolamento.
Peretto, riprendendo il breve articolo sulla prima foto aerea della cosiddetta " Via di Villadose"
pubblicata nel 1968 dal padre Rodolfo, si concentrò sulla analisi e l'interpretazione di molte foto
aeree disponibili presso i Consorzi di Bonifica. Ben presto fu possibile ricostruire, anche con
dettagliati particolari, il grande impianto della centuriazione dell'agro di Adria, identificando nella
"Via di Villadose" il marcato decumano massimo, ben visibile nella memoria della terra per oltre 20
km da Buso fino a Monsole.
La pubblicazione di questa importante scoperta risale al dicembre del 1984, nel VI Quaderno del
Gruppo Bassa Padovana, diretto da Camillo Corrain. E' sorprendente come degli studiosi locali
hanno saputo individuare questo enorme disegno agrario che si estende su circa 200 kmq, sfuggito
ai topografi antichi. La centuriazione è visibile nelle foto aeree dalla frazione di Buso alle porte di
Rovigo, fino alla parte meridionale della provincia di Venezia e interessa nella nostra provincia
l'intero comune di Villadose e parti di quelli di San Martino, Ceregnano, Adria e Rovigo,
Successivamente, a partire al 1988, il territorio centuriato è stato studiato sul campo dal Gruppo
Archeologico di Villadose con l'individuazione di 352 siti archeologici di età romana.
LA DIVULGAZIONE
Per 20 edizioni dal 1996 al 2015 il GAV ha organizzato a Villadose una manifestazione dal titolo IL
MERCATO DELLA CENTURIAZIONE ROMANA con lo scopo di divulgare le conoscenze sulla
vita degli antichi romani emerse durante le ricerche fatte nel territorio centuriato di Villadose. Con
le ricerche sui testi antichi e le esperienze di archeologia sperimentale sono stati ricostruiti decine di
riti civili e militari grazie ai contributi della legio I Italica, del Gruppo di Antropologia sociale
dell'antichità e del Gruppo Danze antiche nati tutti dal Gruppo Archeologico di Villadose.
Per ricordare queste ricostruzioni è stata allestita una mostra fotografica in collaborazione col
gruppo fotografico Athesis che sarà inaugurata il giorno stesso del convegno e rimarrà aperta per un
mese presso il piano terra di Villa Patella sede del Municipio di Villadose,
Al termine del convegno sarà ricostruito il rito di assegnazione delle terre ai coloni della
centuriazione, cerimonia rievocativa della durata di circa 30 min durante la quale i personaggi in
costume ricostruiranno la cerimonia in cui i lotti di terreno centuriato venivano assegnati ai
legionari che si ritiravano dal servizio militare per diventare agricoltori. Il rito è ricostruito dal
Gruppo Antropologia sociale, Gruppo Danze antiche e Legio I germanica di Arquà polesine.
LE RICERCHE
Il GAV ha eseguito 4 campagne di ricerca archeologica di superficie nel territorio centuriato:
- Dal 1988 al 1992 è stato studiato tutto il territorio comunale di Villadose per un tot di 32,5
kmq con l'individuazione di 108 siti archeologici di età romana
- Dal 1992 al 1996 la ricerca è stata allargata nei territori di San Martino, Ceregnano, Adria e
Rovigo esplorando in totale 94 kmq
- Nel 2009-10 si è tornati a studiare dopo 20 anni un territorio di 4 kmq per verificare il
destino dei siti archeologici: infatti ben 8 erano scomparsi a causa dei lavori agricoli a fronte
di 9 nuovi ritrovamenti
- Nel 2018-20 quando le ricerche sono state interrotte a causa del lock down per Covid 19 è
stato studiato il territorio di Cà Emo e Beverare fra Adigetto e Adige che ha permesso di
escludere la presenza di siti archeologici in quell'area.
- Nel frattempo nella centuriazione sono stati eseguiti alcuni scavi: il più importante è quello
della villa romana di Cà Motte eseguito dalla prof.ssa Facchini per conto dell'Un. Di Verova
e durato per 7 anni dal 2001 al 2007 che ha permesso di ricostruire la planimetria della villa
e di recuperare numerosi reperti.
- Ricordiamo anche lo scavo di Saline fatto dal Museo di Rovigo che ha portato
all'individuazione di una sepoltura romana femminile.
- E lo scavo di Beverare curato dalla Soprintendenza Archeologica del veneto che ha
permesso di rilevare una sezione del decumano massimo, la via principale della
centuriazione e mettere in luce alcune sepolture
- I materiali raccolti nella centuriazione depositati presso il Museo dei Grandi Fiumi di
Rovigo sono stati studiati da vari archeologi per cui abbiamo precise documentazioni sulle
anfore, sulle monete, sulle fibule, sui laterizi e altri materiali. Gli studi sono disponibili sui
quaderni on line sul sito del GAV www.centuriazione.it
Si è così potuto capire che la centuriazione ha avuto il suo periodo più florido fra la metà del I
secolo a.C. e il II sec. d.C. Dopo l'età di Commodo (180 d.C.) numerosi siti si interrompono e altri
in numero limitato persistono fino al IV sec.d.C. Non c'è nessun sito con materiale del V secolo.
ORIGINI VENETE
Molto interessante il rinvenimento di 5 dracme venetiche d'argento, 36 Bronzetti, numerose palette
rituali di bronzo, ceramica a pasta grigia databili al II secolo a.C. Questo materiale attribuibile alla
cultura dei veneti antichi è stato raccolto, misto a materiale romano in 20 siti di cui 18 in comune di
Villadose, uno a San Martino e uno a Lama di Ceregnano. Questo in particolare ha offerto la
presenza di 16 bronzetti ed un ex voto a forma di piede facendo ipotizzare la presenza di un
santuario. Si può pertanto ipotizzare una coesistenza fra cultura veneta e romana per lo meno nella
fase insediativa più antica.
IL MUSEO
Già del 1990 con il materiale archeologico raccolto in superficie è stato allestito il Museo della
Centuriazione Romana al pian terreno di Villa Patella sede del Municipio. Il museo raccoglie circa
900 reperti e documenta numerose attività economiche svolte dai coloni della centuriazione come
l'agricoltura, la produzione dei laterizi, la costruzione delle abitazioni, le sepolture, la tessitura e i
commerci. Per tutta la giornata di sabato 14 settembre sarà anche possibile visitare il Museo. In
seguiti il museo sarà aperto tutti i sabati dalle 10 alle 12
IL CONVEGNO
Realizzato in collaborazione con CPSSAE di Rovigo e GAV di Villadose
Il programma prevede 11 interventi che si occuperanno dell'assetto idrografico antico del nostro
territorio, degli scavi effettuati nella centuriazione e delle ricerche di superficie fatte dal GAV
durante 32 anni. Verrà presentato inoltre uno studio sulle centinaia di monete romane rinvenute nel
territorio e sui diplomi di congedo dei marinai della flotta di Classe di stanza nella nostra pianura.
Non mancherà una relazione sui reperti più interessanti conservati nel museo della centuriazione di
Villadose. I relatori provengono dalle Università di Padova e Verona, Soprintendenza archeologica e
gruppi archeologici.